A mio avviso, se desideri diventare famoso nel mondo radiofonico italiano, è necessario dedicare molto tempo allo studio e alla lettura. Sarà fondamentale frequentare corsi di dizione, ma anche così, non è garantito emergere nel panorama radiofonico di rilievo. Se, come me, ti consideri uno "speaker di paese" e vuoi fare radio per piacere, penso che sia una scelta valida. Sviluppare la tua passione ti permetterà di liberare stress e ansie, offrendo anche qualcosa di gradito a chi ti ascolta per la prima volta con cui interagire veramente. Tuttavia, è improbabile ambire a ruoli importanti, poiché i grandi network commerciali (escluse le Radio di chiesa e talk radio) preferiscono puntare su un influencer giovane con molti follower che può portare ascolti e tanto cash. Alla tua domanda se conviene ancora fare lo speaker, come potrei rispondere: se lo fai come hobby alla nostra età, perché la radio in Italia "non ti dà da mangiare", guarda il lato positivo. Continuando
Il mese di gennaio è quasi terminato e nella mia mente restano come fotogrammi di una pellicola le vacanze di Capodanno trascorse a Vienna con la mia famiglia. Gran bella città, la capitale austriaca, con tanti monumenti, musei e attrazioni da visitare. Certamente, se ci fosse stata la neve, forse la città sarebbe stata più caratteristica e romantica, però non posso certo lamentarmi; anzi, tutto il contrario. Oltre alla bellezza della città, ho assaporato anche la bontà di alcuni piatti tipici, come le zuppe saporite e ben servite, e il Gulasch, piatto simbolo di quella grande nazione che fu l'Impero Austro-Ungarico. Un cenno storico su questo impero ci fa comprendere meglio la sua ricca tradizione culinaria, amalgamando sapori e storie che hanno plasmato la cucina viennese. Per concludere il nostro viaggio tra gusti e storia, la torta Sacher è stata un contorno perfetto, come un'opera classica di Strauss. Ma Vienna offre non solo esperienze culinarie indimenticabili. La città